Dietro le Quinte di Milano-Cortina 2026: Come si Organizza un'Olimpiade Invernale?
Mancano 454 giorni all'inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, e la macchina organizzativa è al lavoro per trasformare quest’ambizioso evento in una grande celebrazione di sport e cultura. Ma come si organizza un’Olimpiade Invernale? L’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 è una sfida complessa, che richiede un'armonizzazione tra tradizioni locali e competenze specifiche dei territori, unite a standard di pianificazione olimpica rigorosi.
La realizzazione di questo evento richiede la gestione di oltre 50 macroaree funzionali, che spaziano dalla logistica e trasporti alla sostenibilità, dalle cerimonie al monitoraggio del rischio. Ogni area operativa deve lavorare in perfetta sinergia con le altre per garantire un flusso continuo e senza intoppi.
Il cuore pulsante dell'organizzazione è il Master Schedule fornito dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Questo strumento, simile a uno storyboard, definisce in dettaglio ogni attività da svolgere, con scadenze precise. Su questa spina dorsale si innestano le funzioni operative e concettuali, che spaziano da esigenze concrete come trasporti e alloggio, a visioni più ampie come la legacy dell’evento e l’impatto ambientale.
Un altro strumento essenziale è il sistema RADIO (Risk, Action, Decision, Issue, Opportunity), un cruscotto operativo che permette di monitorare in tempo reale rischi e opportunità, anticipando eventuali problemi e attuando le azioni necessarie per mantenere tutto sotto controllo. Ogni decisione e azione viene coordinata su più livelli, garantendo che l’evento si svolga nei tempi e secondo gli standard previsti.
Una delle novità più rilevanti delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è l'approccio territoriale voluto dal CIO. Ogni località ospitante è stata scelta per la sua esperienza consolidata in specifiche discipline. Milano, con la sua moderna infrastruttura urbana, ospiterà le gare di hockey e pattinaggio di figura, mentre luoghi come Anterselva per il biathlon, Cortina per il bob e curling, Livigno e Bormio per lo sci alpino, e Predazzo per il salto con gli sci, sono stati selezionati per la loro lunga tradizione e competenza in queste discipline. Questo modello di organizzazione “distribuita” presenta sfide uniche di coordinamento e gestione tra territori geograficamente distanti.
Con l’avvicinarsi dell'evento, l’organizzazione si trasformerà gradualmente in una struttura orizzontale, con la creazione di micro-team operativi nei luoghi delle competizioni, ciascuno coordinato da un responsabile di venue. Questo approccio richiede una grande flessibilità e adattabilità, poiché il personale dovrà collaborare sia in verticale (con il capo funzione), sia in orizzontale (con il coordinatore della venue).
Un altro aspetto cruciale nella gestione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è la gestione dei rischi. La pianificazione delle Olimpiadi deve tenere conto dei rischi potenziali, come condizioni meteorologiche estreme (es. nevicate abbondanti), che potrebbero influire sulle competizioni. In questo contesto, i rischi vengono monitorati costantemente e vengono preparati piani di mitigazione per affrontare tempestivamente le problematiche impreviste.
Il vero cuore del successo delle Olimpiadi, tuttavia, sono le persone che contribuiscono all’organizzazione. L'evento coinvolge professionisti con esperienze internazionali, che provengono da Rio 2016, Londra 2012, e numerose Olimpiadi passate, nonché esperti provenienti da ambiti diversi dallo sport, portando un mix di competenze tecniche e capacità organizzative.
In sintesi, le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 non sono solo un evento sportivo di altissimo livello, ma anche una straordinaria prova di coordinamento, innovazione e sinergia tra territori, competenze locali e cultura olimpica. Ogni componente di questa macchina complessa contribuisce a un unico obiettivo: realizzare un’edizione indimenticabile, capace di lasciare un'eredità positiva e duratura per i territori coinvolti e per l’intero Paese.